Netbook perfetto

Semplice e futile esercizio di stile, elenco tutto quello che dovrebbe avere a mio parere un netbook per essere perfetto.

✗    Schermo illuminato a LED in 16:9 da circa 25 cm (9,842”) di diagonale (più grande e diventa un notebook, più piccolo e affatica troppo la vista) con risoluzione di 1280×720, 16 milioni di colori, con un ampio angolo di visione sia verticale che orizzontale.
✗    Webcam che permetta di riprendere video ad una risoluzione di 720p a 30 fps, scopribile con uno sportellino a scorrimento, per la riservatezza dell’utente.
✗    Microfono con riduzione del rumore, disattivabile con interruttore (che lo “stacca” fisicamente – e internamente –  dalla scheda madre), per la riservatezza dell’utente.
✗    Casse stero.
✗    Connessioni esterne/interruttori: porta Rj-45, 1 jack cuffie da 3,5 mm, un ingresso microfono da 3,5 mm, almeno 3 usb 2.0, 1 firewire 800, jack alimentatore, alloggiamento batteria, alloggiamento sim card, HDMI 1.3a (o Display Port 1.1), slot per schede SDXC, interruttore meccanico per attivare bluetooth , wi-fi, accensione/spegnimento, sportellino webcam, interruttore microfono,  pulsante per attivare/disattivare la retroilluminazione della tastiera
✗    Disponibile con la scocca in varie colorazioni, in metallo.
✗    Tastiera retroilluminata (disattivabile).
✗    Un led per ogni funzione attivabile dagli interruttori, oltre ai classici per la tastiera (quindi, 1 per il bluetooth, 1 per il wi-fi, 1 per microfono, 1 per lo stato del netbook/uso disco fisso  = 4 + i 3 classici della tastiera).
✗    Touchpad con supporto al tocco multiplo.
Componenti interni:
✔    HD da 2,5” SATA 2 (accessibile dall’esterno smontando il pannello posteriore).
✔    Batteria che consenta almeno 6 ore di autonomia senza attivare le varie funzioni di risparmio energetico del sistema operativo, con wi-fi attivato.
✔    Almeno 2 GB di ram ddr3 con possibilità di installare 4 GB massimi (2 per ogni slot), non saldati.
✔    Bluetooth 2.0 + EDR.
✔    802.11g.
✔    Gigabit ethernet.
✔    supporto schede SDXC.
✔    Modem 3G HDSPA/UMTS, con slot per sim accessibile da uno sportellino sotto la scocca.
✔    Kensington Security Slot.

●    HD, e RAM sostituibili dall’utente togliendo la parte bassa del case.

Per l’audio (decodifica hardware di tutti i formati Dolby e DTS, mp3, wma, realaudio, oggvorbis, gestione dell’ingresso microfono), video (decodifica hardware di VC1, MPEG2, MPEG4, H.264, Xvid 1.2, DivX 7, WMV HD, capace di gestire flussi fino a 1080p, e tutti i formati dei files elencati -profili-).
Credo che tutta la parte di decodifica video possa venir demandata al chip video integrato, che deve essere dotato di architettura programmabile (OPENCL, OPENGL 3.0), così da poter essere sfruttato nativamente anche per altri compiti. Così facendo si avrebbero solo due pacchetti di driver da scaricare e installare -audio+chipset/video (e da mantenere aggiornati), facilitando moltissimo la manutenzione software del prodotto. Non mi sembra qualcosa di impossibile, dopo tutto il chipset Nvidia 9400M va molto vicino a questa mia idea. Peccato non gestisca l’audio e “aiuti” la decodifica video invece di farla interamente.

Poi vorrei un sistema operativo nativo a 64 bit. Sono anni che i processori sono “64 bit ready”, ma il software nativo a 64 bit fatica ancora ad affermarsi.
Ah il prezzo dovrebbe essere inferiore a 300 euro, secondo me la soglia di prezzo ideale per un netbook. Sopra diventa troppo costoso, e conviene comprarsi un notebook.

Arrivata!

Dopo 19 giorni mi è arrivata la batteria per l’Aspire One A110 da Hong Kong! Nessuna spesa di dogana fortunatamente. (purtroppo ho trovato solo notizie discordanti su come funzioni questa cosa della “tassa” sugli acquisti fuori dall’UE).

La batteria da 5200 mah è grande, il doppio di quella da 2200. Sporge di 2 cm sul retro del netbook, oltre a tenerlo sollevato di qualche millimetro. Da notare che non è più possibile inclinare il monitor al massimo (cozza con la batteria). La sto provando in questo momento, i tempi di ricarica mi sembrano di poco superiori (circa 3 ore contro meno di due per quella standard). Ora valuto la durata. C’è da aggiungere che ho riscontrato un altro problema di Linpus Lite. Non rileva correttamente questa nuova batteria, tanto che mi segna sempre due ore e mezza di durata con carica al 95%… Motivo in più per passare a breve a Linux4One (basata su Ubuntu e ottimizzata per A110 con SSD).

Ah, io l’ho presa blu (il portatile è di quel colore) ma direi che nera era meglio. Dipende un po’ dai punti di vista, se la si vede come un’estensione del portatile va bene dello stesso colore, se invece è un prolungamento della scocca inferiore allora nera!

Cambio password

Ogni tanto cambio tutte le mie password di accesso ai vari servizi sparsi per il web (no, non uso la stessa per tutto). Per fortuna ho Keepass (un programma freeware e opensource) che le tiene memorizzate e permette di crearne di nuove. Stavolta ho preso nota dei siti che non forniscono indicazioni utili alla creazione dalla password.

Tiscali.it

  • solo 16 caratteri, non indica quali si quali no, sicuramente non accetta spazio, speciale, parentesi, sottolineato (_) .
  • Non fa alcun controllo se ci sono due utenti registrati con gli stessi dati.
  • Messaggio d’errore durante la modifica dei dati utente, “servizio momentaneamente non disponibile”, riprovando subito ha funzionato… Ma non con “gestione spazio web”.

Poste.it

  • Se si sbaglia nome utente nessun messaggio di errore… (semplicemente non entra).
  • Non indica che caratteri non vanno bene, ma se si inseriscono compare un messaggio di errore con cosa non viene accettato.
  • Nel caso compaia un messaggio di errore non c’è l’opzione “torna indietro”.
  • Non viene indicato il numero massimo di caratteri consentiti, credo 10 perché compaiono 10 “puntini”…

Stavolta sono questi. Speriamo facciano qualcosa per rimediare!

In attesa…

Della batteria da 5200 mah e 6 celle per l’Acer Aspire One A110L. Sono stato costretto a comprarla da Hong Kong. Non so se sia originale (direi di no, visto che l’ho pagata meno di 50 euro s.s. comprese). Spero non ci sia di mezzo la dogana…

Perché all’estero? Perché qui in Italia è quasi introvabile nei negozi “fisici”, e online costano 70-80 euro. C’è pure confusione su quale sia la capacità massima secondo Acer, ho visto batteria da 9 celle!

Nuovi Mac Mini e Imac

Anche stavolta ho seguito più o meno in diretta quanto è accaduto. Purtroppo non si è trattato di un “evento”, ma di un aggiornamento “silenzioso” avvenuto nel negozio online di Apple. Ieri (3 marzo).

Delusione. Mi aspettavo una rivoluzione, specie in campo MacMini. Invece la scocca è rimasta uguale, l”alimentatore è esterno anche stavolta; è stato solo aggiornato l’hardware, e nemmeno troppo.  Nessun lettore Blu-Ray, nessun accessorio incluso (cavo mini-displayport –> HDMI, telecomando, tastiera, mouse?). Costa anche di più. 599 a cui bisogna aggiungere un monitor, una tastiera e un mouse…

E l’IMac? E’ diventato MENO conveniente del MacBook. Non ha neppure il display retroilluminato a LED! Con 200 euro in più  si compra un portatile che fa le stesse cose (la scheda video è identica), addirittura si paga di meno se ci si accontenta del modello in plastica…

Insomma, l”obiettivo rimane un MacBook Unibody.

AMD: tempi di crisi.

Idee sparse per un futuro radioso, con misure drastiche visti i tempi di crisi.
Primo: portare TUTTA la produzione di CPU in USA o Europa.
Secondo: risparmio energetico e bassi consumi ovunque. Basta CPU che consumano 125 W! Soglia di 100W per il modello più prestante, con sempre in commercio, un modello che consumi massimo la metà di quello di punta. Ormai la tecnologia c’è, non capisco cosa ne stia frenando l’implementazione (cpu per lo stesso socket, non per altri ambiti!).
Stessa cosa nel campo delle schede video (per ATI, visto che è di AMD). Produzione in USA o Europa (così si fa leva anche sullo spirito “patriottico” degli acquirenti, specie oltre oceano); qui con i consumi siamo messi veramente male. Siamo arrivati a richiedere un connettore a 8 pin per l’alimentazione!! Non ci siamo proprio! Limite massimo di assorbimento energetico quello permesso dal PCI-Express 16x (che dovrebbe essere di 150W). Non mi interessa se così ci vogliono 12 mesi per ogni nuovo modello di scheda video. Meglio, già il mercato pc sta soffrendo (e non credo sia colpa della pirateria). Se le uscite di nuovo hardware si dilatano nel tempo i prezzi si assestano e i programmatori riescono a sfruttare -almeno in parte- le schede presenti in quell’arco di tempo! Capisco, un connettore aggiuntivo se la scheda è della serie X2 (in effetti sono due sullo stesso PCB), ma quelle a singola GPU no!
Terzo: semplificazione dei modelli di schede video. Adesso c’è troppa confusione. Io direi tre modelli: fascia alta (x2?) fascia media (una GPU) fascia bassa. Prezzi: 100 euro, 250, 400. Stabili fino al rinnovo della gamma (quindi una volta l’anno). Così facendo tra una generazione e l’altra ci sarebbe un salto consistente di prestazioni, AMD avrebbe tutto il tempo di ottimizzare i driver, i programmatori di sfruttare le schede in commercio (anche se effettivamente i tempi di sviluppo di un videogioco sono più lunghi di un anno…). Che Nvidia faccia pure come crede. Quando l’utente si rende conto che la sua scheda video non si deprezza, ha prestazioni adeguate, un ottimo supporto driver (la semplificazione della gamma porterebbe anche in questo caso un vantaggio), e un consumo inferiore (di molto!) alla concorrenza, non credo ceda alla tentazione di avere qualche frame in più.
Quarto: ad AMD manca un prodotto concorrente ad Atom. Grazie ad ATI potrebbe addirittura fornire una piattaforma completa, come fa Intel attualmente (sembra anche ostacolando l’adozione di ION -la scheda madre Nvidia con grafica GeForce 9400M, la stessa dei nuovi MacBook unibody-). Probabilmente la crisi che l’attanaglia e l’ha costretta a dividersi in due, AMD e The Foundry Company, non lo permette. Peccato, un concorrente in più fa sempre bene al mercato.