Audio da TV LG e/o WebOS e sintoamplificatore

Dopo innumerevoli prove ne sono venuto a capo!

Il problema era che guardando un contenuto dai servizi di streaming (Netflix, Disney+, Amazon Prime e altri) non riuscivo a sentire l’audio nel “formato originale” (cioè in Dolby ATMOS, Dolby Digital 5.1 o gli altri) ma solo in quello che il sintoaplificatore (nel mio caso un Denon AVR X1700H DAB+) voleva. Ho provato a cambiare le varie voci dell’audio sia del tv che del sintoamplicatore ma niente. Ho perfino scaricato l’app Denon (AVR Remote, davvero pessima) ma niente…

Come ho risolto?

Dalla tv, andando in impostazioni HDMI e scegliendo “HDMI passtrough”, succede che il segnale passa “così com’è” ed è il decoder ad occuparsi di decodificarlo e passarlo alle casse. Ah, i passaggi precedenti sono stati:

  • Cavo HDMI Ultra HD (controllate che lo sia!)
  • Collegato il cavo alla presa HDMI eArc del TV da un lato e alla presa HDMI “OUT” del sintoamplificatore
  • Dalla tv attivare Arc (e nel mio caso anche eArc, sono due voci diverse)
  • Impostazioni (rotellina del telecomando della tv)→ Audio → Impostazioni avanzate → Uscita audio digitale → Ok → Fa scegliere tra PCM (l’impostazione di default, il motivo per cui non andava), Auto e Pass Trought. Scegliere “Pass Trough”, in questo modo l’audio passa inalterato dal TV al decoder, che capisce il formato e agisce di conseguenza (se Dolby Digital 5.1 attiva le 5 casse e il subwoofer, se ATMOS attiva anche gli altri altoparlanti e così via).

Sarebbe stato troppo semplice che si configurasse da solo una volta connesso il cavo HDMI vero?

Verificare la versione software della Fiat Tipo SW con display da 7″

Ecco la procedura per vedere la versione software installata nella propria Fiat Tipo (modello 2015->) con schermo da 17,78 cm (7″)

Siccome mettere una voce nelle opzioni con scritto “versione software” era troppo difficile, ho cercato in Internet la procedura per riuscire ad avere un’informazione così banale per me quanto “segreta” per Fiat…

È all’interno di un “menu nascosto”, vi si accede così:

  • Chiave inserita e quadro acceso (se il quadro non è acceso il codice non funziona)
  • Scegliere “Impostazioni”
  • Scegliere “telefono / bluetooth”
  • Segliere “Non disturbare”
  • Scegliere “Personalizzazione messaggio di risposta automatica”
  • Inserire questo codice: EngMenu9Pdx (rispettando maiuscole e minuscole)

Compare subito un menu:

  • Scegliere “System Information”
  • Scegliere “General”

Nel mio caso è scritto: 23.01.75.17
Selezionando le altre voci del menu si vedono altre caratteristiche, come la revisione hardware, il tipo di radio, i vari firmware.
Spegnendo l’auto tutto torna come prima (il codice va inserito ogni volta che si vuole accedere al menu).

Mazinger Z e la traduzione in italiano dei sottotitoli nei blu-ray

Mazinga Z – Yamato Video 12 dischi, 92 episodi

Ho visto (non rivisto, proprio visto per la prima volta!) tutti i 92 episodi di Mazinga Z (nome originale “Mazinger Z”). Non hanno più il fascino di un tempo, ma all’epoca ne avevo visto solo qualche episodio sparso e vista la grande confusione (si legga qui sotto la questione doppiaggio) che si era creata all’epoca almeno ora ho messo ordine nella storia. A cosa mi riferisco?

Mazinger Z (chiamiamolo con il suo nome per carità!), fa parte di una trilogia narrativa creata da Go Nagai, in ordine cronologico di uscita in Giappone abbiamo:

  • Mazinger Z (Mazinga Z)
  • Great Mazinger (Grande Mazinga)
  • UFO Robot Gurendaizā (da noi chiamato Atlas Ufo Robot – Goldrake)

In Italia invece le cose sono andate così per la programmazione tv, con nemmeno tutti gli episodi trasmessi:

  • Atlas Ufo Robot – Goldrake (UFO Robot Gurendaizā )
  • Grande Mazinga
  • Mazinga Z – fino all’episodio 52 (su 92) e tagliando qualche sequenza e qualche episodio (ogni episodio durava 3-4 minuti in meno e dei 52 iniziali ne hanno ne hanno saltati una cinquina non in ordine).

Per qualche strana ragione il protagonista del primo anime, Mazinger Z, in italiano ha cambiato nome in ogni serie (ordine di apparizione in Italia)

  • Atlas Ufo Robot – Goldrake (UFO Robo Gurendaizā) → Alcor
  • Grande Mazinga (Great Mazinger) → Koji
  • Mazinga Z (Mazinger Z)→ Ryo

Ovviamente trattandosi della stessa persona era disegnato uguale… Per forza non si capiva il collegamento… Ah il nome vero è Koji.

Non è chiaro perché sia successo, non ho trovato la spiegazione da nessuna parte. Direte voi “perché era difficile da pronunciare” “e ok allora perché lasciare Sayaka o Shiro o il cognome di Koji, Kabuto (Ryo Kabuto in Mazinga Z)?

Oltre a Koji Kabuto ci sono vari personaggi ricorrenti nelle tre serie, da Boss (Borot, il suo robot pasticcione e imbranato, costruito con rottami, non viene mai detto il vero nome) a Shiro Kabuto (il fratello minore di Koji Kabuto) al professor Yumi (il direttore del centro ricerche per l’energia fotonica).

Ad ogni modo, nell’edizione più recente disponibile in Italia, i Blu-Ray di Yamato Video “Mazinga Z”, il doppiaggio è stato rifatto per tutti gli episodi da altri doppiatori rispetto alla serie andata in onda negli anni ‘80 (1980, la serie in Giappone è del 1972-1974) ma per “coerenza” – così dicono nelle interviste comparse sulla stampa- i nomi sono stati lasciati “sbagliati”. Quindi Koji è Ryo anche negli episodi inediti e doppiati per la prima volta.

Quello che più mi turba oltre a quanto sopra (visto che c’erano, secondo me era più corretto verso l’opera rispettare i nomi originali) è la traduzione nei sottotitoli. I dischi hanno audio giapponese con “sottotitoli italiani fedeli all’originale”, audio italiano e audio italiano con “sottotitoli fedeli all’originale”. Ma alle volte quello che succede non è coerente con quanto scritto (l’ho visto in giapponese) e la traduzione è “letterale” del giapponese parlato. Mi spiego. Afrodite A (il primo robot di Sayaka) si chiama così anche in giapponese ma per come pronunciano loro l’inglese dicono “Aprhodai A” o l’hover plinder (l’aliante slittante in italiano…) che nei sottotitoli diventa “pileder”. Questa è l’unica spiegazione che mi sono dato per questa incoerenza, hanno scritto quello che si sente… Inoltre i famosi “mostri meccanici” sono chiamati “bestie meccaniche”, anche qui non ho trovato spiegazioni. Quando compare la base avanzatadel Dottr Hell, verso metà stagione, “l’isola infernale” sostituisce l’isola di Bardos, ma in alcuni episodi verso la fine invece di “isola infernale” viene chiamata “castello infernale”.

Per fare una altro esempio sulla pronuncia giapponese di termini inglesi, il famoso pugno a razzo in giapponese viene pronunciato con un inglese “maccheronico”: ROCHETO PUNCH” cioè “rocket punch”. Anche qui non mi tornano i sottotitoli, perché il rocket punch (quindi pronunciato in “inglese” anche nella versione originale) è rocket punch nei sottotitoli italiani ma i raggi fotonici, “Koshiryoku Beam” come vengono tradotti? Raggi fotonici… Alle volte si altre no? Perché questo è in giapponese/inglese invece gli altri solo inglese? Sarebbe bello saperlo, solo per curiosità!

Anche l’istituto di ricerca ha un nome diverso nel doppiaggio degli anni ‘80. Era “Istituto di ricerca per l’energia fotoatomica” qui invece è “Istituto di ricerca per l’energia fotonica”.

Mazinger Z commento della serie di 92 episodi

Ora l’ho vista tutta (per la prima volta) e posso commentare. Ho visto l’edizione in blu-ray edita da Yamato Video.

Commenti un po’ sparsi, MA ATTENZIONE ALLE ANTICIPAZIONI SE NON L’AVETE MAI VISTA TUTTA e non volete rovinarvela.

  • Molte cose sarebbero intrasmissibili oggi, non solo per un pubblico di bambini. In più di un episodio Koji e Sayaka si prendono a sberle e pugni o lui la tratta malissimo dicendo proprio “sei solo una donna non dovresti fare questo o quello”. In uno degli ultimi episodi Shiro spara alla madre (che si scopre quando esplode essere un robot)…
  • Alcune cose che ho letto in giro su internet non sono suffragate dall’anime. In nessun episodio viene detto che il Conte Blocken è un ex ufficiale nazista salvato dal dottor Hell.
  • Negli ultimi episodi (specie nel penultimo) il dottor Hell perde sempre la pazienza e sembra un incapace, quando fino a poche puntate prima costruiva “Bestie Meccaniche” incredibili.
  • Le ultime due bestie meccaniche affrontate da Mazinger Z (episodio 91) sono pessime, lungo la serie c’era di molto meglio da schierare come ultima difesa…
  • Non è chiaro perché la base del Dott Hell sia l’isola infernale e non l’originale isola di Bardos. In un paio di episodi lo stesso Hell ci spiega che ha chiesto ad Ashura di costruire una base sull’isola al largo delle coste giapponesi per abbreviare i viaggi necessari alle bestie meccaniche per attaccare l’istituto di ricerca, ma non certo che sarebbe diventata la base principale e unica, anzi!
  • Negli ultimi due episodi non c’è la sequenza jet plinder→ plinder on → jet scrander → scrander cross. Un peccato, avrei dedicato delle scene solo a quello, magari fatte ex novo senza riciclarle da vecchie puntate.
  • Sempre nell’episodio 91, Boss Borot e Sayaka sono su una petroliera riconvertita ma dov’è la Marina militare? Non aiuta nemmeno nella battaglia finale? I missili “normali” sono alla loro portata!
  • Verso la fine sembra che alcune armi delle bestie meccaniche siano efficaci contro la superlega Z come arpioni e lame. Non c’è alcuna spiegazione su chi siano le maschere di ferro o le croci di ferro solo in un paio di episodi si vede che sono dei cyborg, ma non viene mai detto se volontari o meno, ma si vede che sotto l’elmetto c’è direttamente il cervello.
  • Nello scontro finale con Hyburn V6 il professore Yumi lo chiama così ma come fa a saperne il nome? Non è un problema di sottotitoli dice così anche in l giapponese!
  • Viene detto chiaramente che Diana viene costruita in super lega Z come Mazinger Z ma allora perché cade sempre a pezzi come Afrodite A?
  • Nella battaglia finale contro il dottor Hell (episodio 91) il “breast fire” e non viene danneggiato ma nell’ultimo episodio (92) Mazinger Z comincia la battaglia senza una parte… Stessa cosa per Koji, non sembra essersi rotto niente, invece…
  • Nell’anteprima del penultimo episodio (che mostra sequenze dell’ultimo quindi) si vede già il Great Mazinger. Alla faccia del colpo di scena!
  • Sempre l’ultimo episodio Boss dice “e questa volta (riferendosi alla battaglia contro il dottor Hell) Boss Borot è stato fondamentale” e tutti sono d’accordo… Ma non ha fatto niente se non prenderle come sempre!
  • Nelle ultime due battaglie finali non usa tutte le armi a sua disposizione. Perché? Il raggio congelante? Il Breast Fire? Le “southern knife” del Jet Scrander?
  • Nell’episodio 89 Boss Borot ha due ceppi (due tronchi?) nel ventre. Perché? Non c’è uno straccio di spiegazione!

Leggendo le varie osservazioni, sembra quasi che verso la fine si sia perso il filo e si sia “lasciata la palla”, facendo così scemare la cura che era stata posta durante la serie.

Denon AVR-X1700H DAB

Il nome completo stampigliato sul frontale è Integreted network AV ricever AVR-X1700H DAB (senza il + anche se è supportato, perlomeno così è indicato nel manuale).

Premetto subito che non sono un esperto di audio e nemmeno un appassionato, volevo solo avere la possibilità di ascoltare i film con l’audio multicanale e leggendo un po’ di recensioni in giro e vista anche l’assenza nella distribuzione del diretto concorrente, lo Yamaha RX V6A (dopo un anno di attesa per averlo ci ho rinunciato) ho preso questo.

Partiamo dalle cose frivole, l’estetica è anonima, assomiglia a tutti gli altri modelli di sinto-amplificatori AV, non ha niente che lo faccia distinguere dalla massa. Le etichette colorate appiccate sul frontale sono ovviamente rimovibili, così da avere l’unità tutta nera.

Niente da ridire su questo fronte, anche il retro è ordinato.

Da rilevare che supporta al massimo un 7.1, o un 5.1.2 (casse “spaziali”, subwoofer, casse per l’ATMOS), non ci sono abbastanza collegamenti per fare un 7.1.2. La scheda tecnica è un po’ fumosa al riguardo, ma è così.

I collegamenti sono agevoli anche se ovviamente si avranno otto cavi per le casse, uno per l’alimentazione, almeno un HDMI collegato (il Denon AVR-X1700H DAB ha 7 porte, non tutte equivalenti però) e l’antenna per la radio DAB. Le antenne per il Wi-Fi sono due, posizionate in alto negli angoli opposti del prodotto, sostituibili (normali antenne DIN Wi-Fi, hanno un gancio per tenerne “nascoste” se non si usano). Il cavo dell’alimentazione è sostituibile, è un normale IEC (quelli a tre poli dei pc desktop per intenderci).

Il telecomando è uno solo e davvero economico, in plastica leggera, non retroilluminato e anche se non è indicato da nessuna parte è iRda (infrarossi) e non bluetooth. Pessimo quindi.

La parte dolente arriva con il software. Schermate di configurazione in bassa risoluzione, farraginoso è dire poco, obbligatorio scaricare l’app per smartphone Denon AVR Remote 2016 (che non esiste più, ma così dice il manuale, è stata sostituita dalla “Denon AVR Remote”) per poter usare i servizi di streaming. O meglio, così era per le prime revisione del firmware, ora, con l’ultimo aggiornamento, non è più necessaria, serve “solo” per poter scegliere l’algoritmo spaziale da attivare (nessuno, arena, Dolby ecc ecc) durante la riproduzione. Inoltre è “residente”, non c’è modo di disattivarla se non “killandola” da Android. Ah e l’app è scarna come interfaccia (ma davvero, sembra un videogioco dei primi 2000) e non dice niente del sinto-amplicatore (versione firmware, consumi, configurazione casse attivata… ZERO). Spiegazioni per l’utilizzo nessuna. Cosa sono le zone? E perché c’è di default la “zone 2”? Misteri…

l’interfaccia del sintoamplicatore è allineata al livello, scarna, pochissimi aiuti (nessuno?) per capire cosa si sta facendo.

Non parlo della qualità audio (ma allora cosa mi fai leggere fino a qui?) non ne sono in grado, come dicevo all’inizio sono un utente “base”, mi basta sentire l’audio spaziale. Però mi rendo conto di quando l’app e il sistema di gestione del dispositivo sono fatti male…

Lo consiglierei? Non ho paragoni con altri modelli, ma non credo siano peggio, quindi no. Il Yamaha nominato sopra, se fosse in commercio (risulta di sì ma i negozi, anche quelli specializzati non l’hanno mai visto, ed è passato un anno dal lancio) è 7.1.2 quindi più aperto ad aggiornamenti futuri (si può partire dal 5.1 e se piace, si ha spazio e soldi, salire).

Le tv in pollici

Come ben sappiamo, qui in Italia le tv vengono vendute per dimensione espressa in pollici. Ed è un peccato oltre che un’unità di misura con cui non siamo pratici, usata probabilmente un po’ per abitudine (si è sempre fatto così) un po’ perché così ci si confonde, forse un po’ perché i pannelli sono già in pollici e trasformarli in cm vorrebbe dire scrivere 55” → 139,7 cm e non è un bel vedere (secondo loro).

In un paese europeo vero le misure sarebbero espresse in cm secondo lo standard internazionale, aldilà delle convenienze dei privati. Le misure che ho ricavato, se fossero schermi 16:9 sarebbero tutte progressive con +25 cm tra l’una e l’altra e non sarebbero tanto lontane delle dimensioni attuali.

  • 75 cm (29,5”)
  • 100 cm (39”)
  • 125 cm (49”)
  • 150 cm (59”)
  • 175 cm (69”)
  • 200 cm (78”)
  • 225 cm (88”)
  • 250 cm (98”)

Meglio no?

LG 65NANO916PA – recensione

La mia recensione del modello TV di LG 65NANO916PA. Ce l’ho da un mesetto, quindi voler aggiornare la recensione se scopro nuove funzioni. Si tratta del modello di gamma alta LCD del 2021 del marchio coreano.

LG 65 NANO916PA, è una tv con tecnologia LCD (non OLED quindi), di LG, nel mio caso si tratta del modello da 164 cm di diametro (sarebbe ora di finirla con le misure in pollici, in altri paesi UE si usano, giustamente, i cm, il sistema internazionale è in cm e noi ci ostiniamo ad usare i pollici -imperiali!- solo per le dimensioni dello schermo della tv).

La televisione è massiccia e pesante, di colore nero. Lo spessore è di alcuni cm (direi 5/6) ed è uguale per tutta la tv (parte che contiene l’elettronica inclusa). I tv OLED invece sono spessi pochi mm fino all’elettronica (dove lo spessore è maggiore del resto del tv). Non che cambi qualcosa a livello pratico, se non che avendo più spessore è più “facile” spostarla (sembra un controsenso ma è per dire che c’è appiglio, con pochi mm si rischia di piegarla). Da notare che bisogna essere sempre in due per le operazioni di disimballaggio e montaggio del piedistallo, un po’ per il peso (siamo sui 30 kg) un po’ per l’ingombro. Le cornici, viste frontalmente sono sottili “il giusto”, da spenta sembrano più piccole del reale perché lo schermo vero e proprio comincia alcuni mm oltre la plastica di contorno, anche se sotto il vetro, un effetto (presumo voluto) per farle sembrare più snelle del reale.

A proposito del piedistallo, è ad arco (una specie di ferro di cavallo più ampio), la base è di plastica ma il supporto verticale che si aggancia alla tv con 4 viti (4 viti per collegare l’arco alla base, altre 4 per fissare la tv al supporto) è in metallo (nascosto dalla plastica).

Gli ingressi sono tutti laterali (nell’elettronica, non nella cornice!), così da semplificare l’installazione a parete e non richiedere spessori ulteriori o cavi particolari (ad L).

Il disimballaggio e l’installazione, quando si è i 2, è semplice e richiede pochi minuti e un giravite a croce (non incluso). Non ci sono altri accessori o cavi oltre all’arco/piedistallo, il supporto, le viti, il telecomando e due batterie AA (non AAA, quindi usa due stilo). Nessun cavo HDMI o SAT.

Una prima critica che mi sento di muovere è il cavo di alimentazione, è “fisso” (il finale sulla tv è coperto da uno sportellino con vite a croce, non l’ho ancora aperto non so come sia connesso dentro), ma è corto (circa un metro), poco spesso (immagino rispetti la normativa ma in altre tv l’ho visto più grosso) e con spina “Schuko” (CEE 7/4, con cavo ad L). Quindi se serve più lungo perché la tv è appesa a parete (il cavo esce dal lato destro guadando la tv da davanti) risulta quasi sempre troppo corto a meno di non avere le prese dietro ad altezza tv… Sarebbe stato più comodo fosse un normale cavo IEC (tipo quelli dei pc desktop) così da permettere di cambiarlo a piacere. Altre tv usano cavi con il connettore OO… Se in futuro apro lo sportellino aggiorno qui su cosa trovo (magari è sostituibile?).

Il telecomando è in plastica, ha i tasti per i servizi di streaming più comuni (Disney+, Netflix e Amazon Prime Video ci sono), ma non è retroilluminato (davvero fastidiosa come cosa, visto l’utilizzo di due AA non ne capisco il motivo). È un telecomando bluetooth (non c’è ’iIrDA ad infrarossi) e ha la funzione di “puntatore” stile Nintendo Wii (sullo schermo compare una freccia che si può spostare muovendo il telecomando nell’aria, quindi senza premere i tasti). Niente di spettacolare ma comodo. Ha anche un microfono e un tasto dedicato all’attivazione dell’altoparlante. Ma rimando questo aspetto alla parte software del tv, premetto solo che sarà una nota negativa.

Le uscite 3 e 4 HDMI sono segnate come 120 Hz 4K.

Non ho visto sensori di luminosità sulla tv, così come microfoni.

Guardando film dai servizi di streaming o da Youtube tramite l’app integrate non ho notato i famigerati “aloni” quando compaiono scritte bianche su sfondo nero e nemmeno il “grigio che dovrebbe essere nero”. Ammetto però di non avere l’occhio allenato e non aver mai nemmeno visto un OLED in ambiente domestico (in negozio non sono impostati bene e spesso l’ambiente è troppo luminoso) per cui potrebbe dipendere da me, dal non averli mai visti affiancati.

Software

Qui la nota dolente. Il mio modello ha WebOs versione 6. Ed è lento, molto lento. LG WebOs è la morte. Sembra di usare uno dei primi smartphone con Android, o un iPhone vecchio con l’ultima versione di iOs. Premi il tasto home e si apre la schermata dopo 2-3 secondi, premi “Settings” e la rotellina gira per 4-5 prima di aprile le impostazioni. La schermata home è confusionaria e piena di pubblicità che non ho ancora capito se è possibile rimuovere (i film consigliati da Rakuten tv, app che non ho mai aperto e servizio a cui non sono mai stato abbonato). Appena acceso Youtube non si apriva, ho dovuto riavviare la tv due volte (non c’è l’opzione interna, bisogna fisicamente staccare la spina per farlo) per vederla aggiornarsi e poi aprirsi. Il telecomando ha due tasti per gli assistenti vocali, Alexa e Google, oltre al tasto “MIC” ma premendo quest’ultimo si pare un assistente LG non è possibile impostarne uno dei due come predefinito per esempio per cambiare canale. Se si preme il tasto “Alexa” (ma vale anche per Google) ci mette anche 10 secondi ad aprire l’app.

Qualcuno potrebbe pensare “beh è una tv, non un pc, cosa pretendi?” Eh no, non è così, le tv “smart” di oggi (questo è il modello 2021 di fascia alta, non una smart tv del 2016!), sono dei pc veri e propri, o meglio, degli “smartphone” con lo schermo più grande. Non è possibile che ci metta 5-6 secondi per aprire un’app comune come Netflix o Disney+!

Ogni volta che l’accendo trovo qualche funziona lacunosa o del tutto assente. Qualche esempio? La tv “normale”. Se voglio capire la qualità del segnale di un canale, su Android TV (ho provato un modello Xiaomi, base, la serie P1E), basta premere un tasto e mi dice quanta potenza e qualità. Stessa cosa per il satellite. Con LG WebOS? Non c’è alcun modo di sapere dalla tv se l’antenna (o peggio, la parabola) sono orientate correttamente. Per la tv digitale c’è un’opzione “qualità segnale” in un sottomenu di un sottomenu che fa vedere su 6 canali “campione” (incredibile non si può scegliere, non c’è modo di vedere, che ne so, Rai 1 e vedere una barra con la qualità del segnale), qualità e potenza. Per il satellite invece niente. Non c’è proprio, nemmeno a campione. Come se non bastasse per cambiare modalità di ricezione (SAT o TV) bisogna entrare in sotto-sotto-sotto menu e cambiare il sintonizzatore, quasi si dovesse risintonizzare tutti i canali, e solo allora premendo i numeri sul telecomando si vedranno i canali satellitari (o viceversa).

Un tasto o una voce per cambiare direttamente da uno all’altro no?

Con le app dei servizi di streaming non si capisce a che risoluzione si sta vedendo un contenuto o con che audio. 720p? 1080p? 4K? Dolby? Stereo? Mono? Mistero. Da WebOs non c’è un modo per vedere quanti frame al secondo a che risoluzione con che audio. È un contenuto HDR? E chi lo sa? Ho visto comparire solo il logo “Dolby Vision” e “Dolby Atmos” con alcuni contenuti di Disney+ ma nient’altro. Sono statistiche da “nerd” ma DEVONO poter essere disponibili, magari in un menu imbucato sotto decide di voci ma deve esserci!

La lentezza è davvero esasperante. Certo, durante la riproduzione di contenuti non ci sono problemi, ma ci mancherebbe! È tutto il contorno che manca! Se penso che con questo sistema operativo ci sono tv da migliaia di euro mi vengono i brividi.

Non ho trova nemmeno l’opzione per capire quanto spazio “disco” rimane, quanto occupa una singola app (così se finisce posso cancellare quella più pensate…), quanta ram rimane (ok questo magari è troppo però…), la velocità della connessione. Ho letto da qualche parte che la scheda Ethernet è da 10/100 (cosa ridicola a parer mio, dovrebbe essere ALMENO da 1000, ma non ho ancora visto una tv con questa specifica), e il Wi-Fi? 5 o 6? O peggio 4? Non c’è un test interno per saggiare la velocità della connessione (magari il cavo di rete è rotto? Magari il Wi-Fi prende male? La tv è filtrata dal NAT? Dal Firewall?).  Il bluetooth non si vede da nessuna parte (immagino non si possa disabilitare per non perdere la connessione del telecomando ma se devo aggiungere qualcosa -casse, cuffie, mouse/tastiera- come faccio? Dov’è la voce? Immagino ci sia ma non l’ho trovata anche cercando bene).

Insomma la parte software (che ormai è il 50% dell’esperienza del tv) è una delusione come poche. Dire “speriamo in un aggiornamento” è una cosa da non dire, non è così che le cose devono funzionare, quando esce la tv deve andare al 100%, si può aggiustare qualche bug ma non avere la qualità e potenza del segnale SAT che si può visualizzare su decoder da 50 euro è una mancanza che proprio non comprendo.

Conclusioni

Consiglio questa tv?

No, la parte software affonda quanto di buono potrebbe (c’è?) nell’hardware. Android TV è fluido, perfino su modelli base come il menzionato P1E di Xiaomi. E ha quello che serve per una televisione, qualità del segnale e cambio sat/tv agevole.  WebOs è lentissimo anche per le cose essenziali e carente nelle funzioni base di una televisione. Una home con decine di “contenuti suggeriti” a pagamento che non è possibile rimuovere in alcun modo è davvero fastidiosa. LG poi non aiuta, non c’è un forum di supporto, non c’è una guida che spieghi bene cosa e come fare, non c’è un QR code per scaricare il manuale da Internet, bisogna cercare il modello del proprio tv sul sito, ma dalla pagina del supporto, se si cerca dalla pagina principale di Lg.com si ottengono le caratteristiche tecniche senza manuali o link per trovarli. Sono molto, molto deluso.

Sony PlayStation 4 e le versioni di chassis

Sony PS4 le versioni di “chassis”

Mi sto accingendo a comprare una PS4 (lo so è obsoleta, c’è già la PS5) e mi sono scontrato con “le versioni di chassis”. Il sito ufficiale Playstation o Wikipedia non riportano a cosa corrispondono o cosa cambia tra una e l’altra, per cui leggendo un po’ qui e un po’li cerco di fare chiarezza.

Chassis è il termine inglese per “scocca” o “carrozzeria”, in sostanza l’involucro che riveste l’hardware (nel nostro caso però la parola indica anche la revisione dell’hardware interno, non solo della “scocca”).

PS4, come tutte le console, ha varie revisioni di chassis, che però non sono indicate chiaramente da nessuna parte, si desumono dal numero della versione che inizia con CUH, stampigliato sull’etichetta presente sul retro della console.

Esistono 3 modelli di PS4, ognuno con varie versioni di chassis che vengono riviste con il tempo per migliorare alcuni aspetti che non riguardano le prestazioni nei videogiochi -almeno tra PS4 “fat” e PS4 slim- ma i consumi energetici, il raffreddamento, la tipologia di connessioni – ad esempio il Bluetooth o il Wi-Fi, solitamente per via del miglioramento che avviene nel corso del tempo nella costruzione o nell’assemblaggio dei componenti (viene sviluppato una scheda di alimentazione più piccola e che consuma meno, o viene aggiornato il Bluetooth perché il chip con la versione precedente non viene più prodotto o costa di più che la versione nuova con standard più recenti e così via…).

I tre modelli sono PS4 “liscia” detta “fat”, (“grassa” in contrapposizione alla versione “slim”, “magra”) non più prodotta, PS4 slim (“sottile/magra”) e PS4 Pro (che è più “fat” della fat ma si chiama solo PS4 Pro, ha prestazioni superiori alla PS4 normale ma molte meno della PS5, una sorta di PS4 1.5 per capirsi -la versione 2.0 sarebbe la PS5).

Del modello uscito al lancio, PS4 “fat” esistono 3 revisioni, Chassis A, Chassis B e Chassis C. Purtroppo in questo caso non sono riuscito a risalire alle differenze tra A e B, ma la versione chassis C ha una ventola meno rumorosa ma con la conseguenza di avere la console più calda. I modelli di PS4 con chassis A e B, infatti, soffrono di un problema di rumorosità dovuto ad una progettazione non ottimale che permette alla polvere di accumularsi sui dissipatori e sulla ventola che dopo qualche periodo (variabile in base all’ambiente, da alcuni mesi ad un anno) rende la ventola veramente rumorosa, per via del numero di giri elevatissimo che deve raggiungere per raffreddare i componenti “polverosi”. Il problema si risolve aprendo e pulendo ma non è un’operazione che è piacevole fare ogni tot mesi.

PS4 slim è stata la naturale evoluzione nella produzione di PS4, anche qui esistono 3 chassis, Chassis D, Chassis E e Chassis F. PS4 slim è stata resa disponibile quando i componenti diventati più piccoli sono stati inseriti in una scocca (chassis) anche lei più piccola. La differenza con PS4 “fat” non è solo estetica, sono stati aggiornati anche il Wi-Fi, da Wi-Fi 4 della versione “fat” al Wi-Fi 5 (detto anche 802.11ac, più veloce), il Bluetooth è passato dalla versione 2.1 alla 4 (maggiore risparmio energetico, quindi la batteria del controller dura di più), le porte USB sono state aggiornate dalla versione 3.0 alla 3.1 (non chiedetemi come si chiamano adesso, l’USB group ha cambiato nome troppe volte e con troppe sigle incomprensibili…). Non ci sono solo miglioramenti però, è anche stata tolta la porta ottica presente nel modello di PS4 “fat”. La versione di PS4 slim è disponibile anche con HD da 1 TB – 1000 GB- (la fat era disponibile sono con HD da 500 GB).

L’ultima versione è la PS4 Pro disponibile in 3 chassis, Chassis A, Chassis B e Gamma (l’ultimo prima dello stop alla produzione). PS4 Pro non è una revisione come è stato tra fat e slim, ma una console a parte (anche se completamente retro-compatibile, cioè usa gli stessi giochi). Qui infatti non solo la scocca è diversa (ben più grande della fat), ma anche l’hardware è stato rivisto per creare una “mid-generation” (generazione di mezzo) in attesa di PS5. Le prestazioni nei giochi sono infatti superiori a PS4/PS4 Slim (che da questo punto di vista sono identiche). La PS4 Pro ha 3 porte USB 3.1 invece di 2 e HDMI 2.0 invece di 1.4, e torna la connessione ottica tolta dalla versione PS4 Slim. PS4 Pro è disponibile solo con HD da 1 TB.

Eccola la tabella con le corrispondenze:

PS4 “fat” CUH-10XXX -> Chassis A

PS4 “fat” CUH-11XXX -> Chassis B

PS4 “fat” CUH-12XXX -> Chassis C

PS4 slim CUH-20XXX -> Chassis D

PS4 slim CUH-21XXX -> Chassis E

PS4 slim CUH-22XXX -> Chassis F

PS4 Pro CUH-70XXX-> Chassis A

PS4 Pro CUH-72XXX -> Chassis B

PS4 Pro CUH-72XXX -> Chassis Gamma

I numeri al posto delle XX in terza e quarta posizione indicato il bundle (il/i giochi allegati o gli accessori compresi), mentre l’ultima X è una lettera, A o B che indica la capacità del disco fisso, A sta per 500 GB, B per 1.000 (1 TB).

Tutto chiaro? 😉

Le nicchie di mercato

Dando per scontato che tutti sappiano cosa sono le nicchie di mercato, più il tempo passa più mi accorgo di quante ce ne siano di non sfruttate.

Qualche esempio?
Parlando di televisori, non esiste un tv completo con schermo di piccole dimensioni, utile come seconda tv per camere e/o seconde case. Un 61 cm (i 24″) o 71 cm (i 28″). Da quando sono spariti i televisori CRT questi formati sono scomparsi, rimane qualche 61 cm principalmente di marchi sconosciuti o sottomarchi, ma mancano completamente le caratteristiche che servirebbero oggi, HDMI 2.1 (questa non ce l’hanno nemmeno i top di gamma, i 165 cm/65″), USB tipo C da 100 W per alimentari dispositivi esterni senza bisogno di alimentatori aggiuntivi, schermo 16:9 (e non 16:10), 4K… Esiste forse un modello della Philips da 60 cm/ 24″, il 24PFS5303/12 :
ma come dicevo è solo Full HD. E penso sia l’unico, tutti gli altri “piccolini” sono HD Ready…
Altra nicchia, le biciclette… Non c’è un solo sito che elenchi chiaramente tutte le caratteristiche salienti, le taglie, il tipo di cambio, il materiale della forcella e del telaio, la sella, il tipo di freni… mettono qualcosa ma mai tutto. Spesso poi non viengono considerate come una discriminate nella scelta (il “filtro” nel motore di ricerca) nemmeno caratteristiche fondamentali come il materiale del telaio. Se sono in acciaio, alluminio o carbonio mi piacerebbe saperlo prima di aprire la pagina della bicicletta…
Fin qui ne ho elencati solo due, ma sono molti e molti i mercati di nicchia dove un sito fatto bene o un produttore interessato potrebbe fare breccia.

Portatile perfetto aggiornamento ottobre 2018

Cosa dovrebbe avere un notebook perfetto ad oggi?

  • Processore AMD Ryzen Mobile (sono ancora troppo pochi ad avercelo, quasi introvabili…)
  • Disco M2
  • No DVD (non lo usa più nessuno e occupa spazio nella scocca oltre ad incrementare il peso)
  • almeno 4 usb 3.2 type C tutti aderenti alle specifiche (ricarica, video, audio ecc…)
  • Caricabatterie USB Type C
  • Webcam da 1080p 60 fps con sportello acceso/spento (sulla cornice in alto)
  • Doppio microfono (uno vicino alla webcam, sulla cornice in alto)
  • Tastiera retroilluminata
  • 3 led :per Caps Lock inserito/disattivato, stato disco, computer acceso/spento/stand-by
  • Wi-Fi 6 (802.11 ax, full, quindi con tutte le antenne che si possono avere)
  • Schermo full hd (1920×1080) 16:9, HLG e HDR10+, touch da 35 cm (non pollici!)
  • un modulo da 8 GB di ram LP-DDR4 (se due 16 GB)
  • Bluetooth 5.0
  • Casse stereo
  • No: jack microfono/cuffie, HDMI,  RJ-45, slot SD
  • Touchpad
  • Retro smontabile con giravite, non ad incastro, con accesso ai principali componenti (RAM, HD, modulo Wi-Fi, ventola processore – se presente-))

Ad oggi non esiste nessun portatile con queste caratteristiche, non solo tutte insieme ma nemmeno separate (è difficile trovarne uno con 802,11ax o con un usb 3.2…). Come sempre, si aspetta…